Fortini, Paiari e Masserie

BUNKER/FORTINI DLLA 2^ GUERRA MONDIALE

DOPO UN ATTENTA E SCRUPOLOSA RICERCA IN INTENET, HO POTUTO DEDURRE CHE LE FORTIFICAZIONI (IN GERGO CHIAMATE FORTINI), DA ME FOTOGRAFATE A PORTO BADISCO E DINTORNI, SONO STATE COSTRUITE POCO PRIMA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, TRA GLI ANNI TRENTA E GLI ANNI QUARANTA, PER FRONTEGGIARE EVENTUALI SBARCHI DAL MARE DA PARTE DELLE FORZE ALLEATE. I TEDESCHI, CON L’AIUTO DEI FASCISTI REALIZZARONO TUTTA UNA CATENA DI PICCOLI BUNKER (DENOMINATI TOBRUK), DI CUI ALCUNI SONO STATI COSTRUITI DAGLI ITALIANI (ANCHE DALL’ESERCITO), POI PERFEZIONATI DAI TEDESCHI, MENTRE ALTRI SONO INTERAMENTE COSTRUITI DA UNA DITTA TEDESCA CHE INGAGGIAVA OPERAI ITALIANI PER SVARIATE TIPOLOGIE DI LAVORO (STRADE, FERROVIE, PONTI, POSTAZIONI MILITARI, ETC.), COME RIPORTATO SUCCESSIVAMENTE DA ALCUNI STRALCI SCARICATI DA INTENET E VISIBILI TRAMITE I LINK SOTTOSTANTI. QUESTI BUNKER SONO STATI REALIZZATI NON SOLO IN ITALIA, DALLE ALPI ALLE PIRAMIDI… , MA ANCHE IN NORMANDIA E IN ALTRI POSTI COLONIZZATI DAI TEDESCHI. IN MOLTE OCCASIONI OLTRE AI BUNKER VENIVANO SFRUTTATE ANCHE LE GROTTE, PICCOLI POZZETTI RICAVATI NELLE ROCCE O ADDIRITTURA CANALI E FOSSATI PER FARNE PICCOLE TRINCEE. I TOBRUK ERANO POSIZIONATI A BREVE DISTANZA L’UNO DALL’ALTRO PER CREARE DELLE VERE E PROPRIE BARRIERE DI FUOCO IN CASO DI SBARCHI DI MASSA. NEL CASO DI PORTO BADISCO I “FORTINI” SONO DISPOSTI NELLE IMBOCCATURE DEL PORTO E LUNGO LA COSTA, MA CE NE SONO ANCHE NELL’ENTROTERRA E SI ESTENDONO VERSO IL MARE, FORMANDO DELLE TRINCEE. NELLA LOCALITA’ “ORTE”, DI OTRANTO, I BUNKER HANNO FORME COMPLETAMENTE DIVERSE DAI TOBRUK, INFATTI DALLE FOTO CHE HO REALIZZATO SEMBRANO DEI FORMICAI DAI QUALI OGNI TANTO SBUCA UNA PARTICOLARE USCITA DA CUI SPUNTAVANO LE MITRAGLIATRICI.

La”TODT”, un’efficiente organizzazione tedesca di supporto alla strategia militare del Reich. Fondata dall’ingegnere Fritz Todt nel 1933, l’organizzazione era allora guidata dal suo successore Albert Speer(ANNI 40).

A quell’epoca la “Todt” aveva esteso il campo di intervento ai territori occupati dalle forze armate tedesche ed era riuscita ad arruolare numerosi volontari. Soprattutto i giovani accettavano tale proposta di lavoro, perché permetteva di sottrarsi al rischio della deportazione in Germania e, se in età di leva, all’arruolamento nelle forze armate della Repubblica Sociale; inoltre offriva un impiego non molto lontano dalla zona di residenza e, aspetto non secondario, un salario ben superiore a quelli in vigore.Ricorda Angelo Boni: “Ci si andava per guadagnare qualcosa. Si prendeva una cinquantina di lire al giorno, quando qui uno specializzato ne guadagnava 12, se era fortunato. Una buona paga e ne avevamo bisogno”.

Questa organizzazione fu una grande impresa di costruzioni che operò, dapprima nella Germania nazista e poi in tutti i paesi occupati dalla Wehrmacht (FORZA DI DIFESA-è il nome assunto dalle forze armate tedesche con la riforma del 1935 e per tutta la durata della seconda guerra ), costruendo strade, ponti e bunker, impiegando al lavoro coatto (ma retribuito con appositi libretti) uomini e ragazzi del posto. La tecnica di costruzione e la tipologia di cemento utilizzato in questi bunker è talmente ottimale da essere ancora oggi utilizzato nell’antisismica. L’ultimo bunker scoperto nella nostra zona (RAVENNA), risale al 2011, quando alcuni ragazzini scavando la sabbia per gioco negli argini del Canale della Cupa tra la Ventiseiesima e Ventisettesima Traversa sono accidentalmente finiti nella bocca d’ingresso del bunker (un Tobruk). Per comprendere quanto fossero resistenti questi bunker c’è la testimonianza di un evento accaduto nella pineta di Marina di Ravenna dove, poco dopo la fine del conflitto, si cercò di distruggerne uno riempiendolo di dinamite. Quando fecero detonare l’esplosivo alcuni frammenti volarono fino al centro di Marina di Ravenna e uccisero tre persone, il bunker rimase praticamente intatto, solo il tetto cedette in parte collassando su se stesso.

Un tobruk è una fortificazione militare difensiva di piccole dimensioni, comparabile con un piccolo bunker. Questo particolare tipo di fortificazione fu costruito per la prima volta, durante la seconda guerra mondiale, dagli italiani, e in seguito ulteriormente migliorato dai tedeschi, che lo adottarono su vari fronti di guerra.[1]

https://www.google.it/search?q=flugabwehrkanone&biw=1600&bih=768&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=CLt8VIrXBNSvadO8gKgP&ved=0CDUQsAQ

http://cerviaemilanomarittima.com/la-guerra/bunker-tedeschi/

https://www.google.it/search?q=bunker+tedeschi+in+italia

http://it.wikipedia.org/wiki/Tobruk_%28bunker%29

http://www.sardegnafortificata.it/tobrukaranci.htm

ALTRI LINK SI POSSONO VISITARE SCRIVENDO SU GOOGLE: BUNKER TEDESCHI IN ITALIA.

 

I PAGLIAI (LE PAIARE/I PAIARI)

I PAIARI  SONO DELLE COSTRUZIONI CONICHE REALIZZATE CON SASSI DI ROCCIA CALCAREA RECUPERATI NELLE VICINANZE DEGLI STESSI, LA STRUTTURA FATTA IN MURAGLIA CIRCOLARE, SI INNALZA PER ALCUNI METRI, SINO A CHIUDERSI SULLA VOLTA CON UN UNICO SASSO CHE FA DA CHIAVE E QUINDI REGGE IL SOFFITTO (CHIAVE DI VOLTA). ESSI SONO SITUATI SIA NELL’ENTROTERRA CHE LUNGO LE COSTE DI PORTO BADISCO E DINTORNI. L’UTILITA’ DEI PAIARI E’ SEMPRE LA STESSA, CIOE’ QUELLA RIFERITA AL RIPARO DI PERSONE E AL RICOVERO DI ATTREZZI, MA A SECONDA DELLA POSIZIONE NE VARIAVANO GLI USI. INFATTI QUELLI VICINO AL MARE VENIVANO UTILIZZATI DAI PESCATORI CHE CALAVANO LE RETI DA TERRA, TRAMITE UN CAVO DI FERRO CHE UNIVA DUE SPORGENZE DELLA SCOGLIERA, IN QUESTO CASO I PESCATORI SI RIPOSAVANO NEL PAGLIAIO TRA UNA CALA E UN’ALTRA, OPPURE RIPONEVANO LE RETI E GLI ATTREZZI DOPO LA PESCA. VENIVANO USATI ANCHE DAI PASTORI CHE PASCOLAVANO IL GREGGE LUNGO LA COSTA (CAPRE,PECORE E MUCCHE). QUELLI NELL’ENTROTERRA ERANO UTILIZZATI DAI CONTADINI CHE COLTIVAVANO IL GRANO E DURANTE LA MIETITURA IL PAGLIAIO ERA IL POSTO IDEALE DOVE CONSUMARE UN BREVE PASTO E FARE UN  RIPOSINO  AL FRESCO. OLTRE AD ESSERE DEI POSTI DI RIPARO DALLE INTEMPERIE I PAIARI VENIVANO UTILIZZATI ANCHE COME DEPOSITI DI ATTREZZI E SCORTE DI VIVERI PER ANIMALI (CAVALLI-ASINI E MUCCHE).

LE MASSERIE: (IN LAVORAZIONE).